Entrare nel metaverso
Entrare nel metaverso è un’operazione oggi semplificata dalla presenza di piattaforme appositamente predisposte come quella che ospita la mostra nel metaverso di Paolo Grassi. In questo caso per entare nel metaverso si clicca semplicemente su questo LINK. S i aprirà una nuova finestra del browser e verrà richiesto di inserire il vostro nome. Successivamente verrà automaticamente creato un “Avatar” corrispondente al nome inserito.
Immagine sopra: “Avatar” all’interno dell’ambiente futuristico del metaverso. Questi spazi non sono vincolati alle leggi della scienza delle costruzioni. La fantasia dei progettisti non ha limiti fisici.
Mostra nel metaverso
La prima mostra nel metaverso delle immagini di Paolo Grassi si tiene in due spazi architettonici virtuali all’interno della piattaforma “Spatial”. In questa esposizione di foto d’arte sono stati utilizzati due ambienti virtuali precostruiti per la realizzazione di una mostra nel metaverso. Il primo spazio virtuale ospita le opere in resinotipia stampate a mano su carta acquerello con pigmento nerofumo naturale appartenenti al progetto “Da fuoco e acqua”. Il secondo secondo spazio virtuale della mostra nel metaverso ospita le opere a colori del progetto “Generation of the city” caratterizzate da una sovrapposizione di immagini delle città e delle persone che le abitano.
Immagine sopra: L’Avatar di Paolo Grassi all’interno della mostra virtuale curata da Maria Rita Manzoni. Oggi si può entrare nel metaverso per visualizzare anche l’impatto emozionale di un’opera all’interno di uno spazio architettonico virtuale.
Esplorare il metaverso
Una volta entrati entrati nel metaverso potrete esplorare la mostra virtuale di Paolo Grassi utilizzando la tastiera del computer con i tasti W (avanti) –A (sinistra) – D (destra – S (indietro) oppure potrete utilizzare il mouse.
Il passaggio tra gli ambienti virtuali avviene cliccando sulle sfere colorate con la scritta “Travel to” che incontrerete nel vostro viaggio esplorativo del metaverso. Se disponete di un visore indossabile per realtà virtuale potrete avere un’esperienza immersiva e godere di una vista a 360° in tutti gli ambienti della mostra virtuale. L’esposizione nel metaverso è inoltre fruibile con smartphone o tablet.
Immagine sopra: Gli “Avatar” possono sedersi su una panchina come in una galleria d’arte reale. Questa è un’occasione per conversare con altri “Avatar”.
Fotografia e arte nel metaverso
Il metaverso, inteso come ambiente virtuale è un insieme di architettura, persone o meglio”Avatar”, rappresentazione di elementi naturali ed artistici (sculture, oggetti di design, elementi grafici, dipinti, foto).
La fotografia e l’arte in genere possono sfruttare il metaverso non solo come scenografia per mostre virtuali ma possono contribuire alla costruzione degli elementi costitutivi degli spazi virtuali.
Nel metaverso non valgono le leggi della fisica, della statica e della scienza delle costruzioni. Gli ambienti possono non avere muri in mattoni, i muri non possono non essere verticali o possono essere sostituiti da elementi grafici o immagini.
Le persone (o “Avatar”) potrebbero camminare o volare nello spazio, quindi il metaverso può essere considerato un mondo parallelo completamente controllato dalla fantasia dell’uomo.